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martedì 30 ottobre 2007

giù dalla giostra...


A volte vivo come se fossi perennemente su una giostra, bambina sorridente e allegra, che vede il mondo muoversi e lei seduta, spavalda che tenta di prendere la coda di topo appesa al centro per vincere fantastici premi, ma soprattutto per essere la più brava.... e quando sei nell'idillio, nel sogno, lì dove tutto è possibile qualcuno ti ferma e per un pò si ferma tutto, anche un pò il tuo cuore....scendi dalla giostra e ti gira ancora tutto, i piedi sono strani perchè erano abituati a volare e ora stare in terra non è facile, senti come se le cellule del tuo corpo abbiano respirato di più e ora cammini come fossi sulla luna...inutile spiegare a chi ti guarda quello che hai provato, le sensazioni di quel viaggio...sembra che loro nella giostra non ci siano mai stati, o se lo sono dimenticati perchè quella non è roba da adulti...allora scendo, ho un moto di tristezza iniziale a vedere che il mondo ha smesso di muoversi, ma poi mi riprendo mi compro un gelato la cioccolato, mi riapproprio del mio corpo fermo, ma rilassato e capisco che so cosa devo fare, è chiaro che c'è un altro viaggio da fare, a piedi a terra ma senza smettere di volare....allora incomincio a danzare, a fare di quella che il mondo giudica "follia" un' arte....l'arte di vivere danzando.....
p.s. forse il fatto di avere il nome della figlia di una giostraia non deve essere casuale...

sabato 20 ottobre 2007

malinconie e autunni...

sono in una fase autunnale malinconica e nostalgica,
fatta di pensieri e ripensamenti,
vorrei vedere le foglie colorate di arancione in terra che preannunciano
cambi, novità,
vite nuove che si schiudono,
e vite vecchie che assumono il colore vivo del ricordo,
ma per ora vedo solo un pò di nubi grigie nel cielo,
il freddo che arriva e non ho un cappotto da mettere
la faccia e le mani che si gelano in bici,
e quella voglia di fuoco, castagne e vino
che sempre mi prende in questi casi....

e allora ballo, l'unica cosa che ora mi tiene caldo il cuore
ascolto il tango,
struscio la malinconia nel pavimento liscio,
osservo i piedi danzare e ci attacco ricordi
e desideri di sintonie apparentemente perse,
esorcizzo la paura di non saper danzare
chiudendo gli occhi
fidandomi
e lasciando che la testa si spenga e le gambe e le braccia
seguono la danza di qualcun altro
e disegnino colori e forme nell'aria....

martedì 16 ottobre 2007

nascere due volte...

Per raggiungere il cielo dovrò nascere due volte.
Così come fanno gli uccelli
Ma ad ogni atomo una porta diversa
Conduce al sole Senza testa né piedi
L'anima naufraga nello stupore.
Per raggiungere il cielo dovrò nascere due volte
Così come fanno gli uccelli
Ed anche la luna fuse nell'amore
Ed il mare si agita
Intuendo il tesoro dei suoi abissi.
Per raggiungere il cielo dovrò nascere due volte
Così come fanno gli uccelli
E una vampa arse cento mondi
Ed apparvero infiniti soli e lune
Con astri danzanti
Come angeli in preda al delirio
E l'alto ed il basso diventarono amanti

("Cento mondi" Radiodervish)

domenica 7 ottobre 2007

ri-cor-dare....

Con questo foto faccio una specie di rituale
per ricordarmi la stranezza della vita,
il bello di ciò che è paradossalmente trasparente
la contraddizione che non ha paura di mostrarsi
e che non sfugge a sè stessa,
come una "bola" di legno
sopra un albero di ulivo
che mi ricorda
che si può stare appesi
solo se si hanno radici forti
che si vola
solo se ci si può fidare della terra
in cui si è costruito....