Pagine

giovedì 21 luglio 2011

IL RESPIRO DI SCIPIONE


Durante la mattinata è entrata una signora, è la prima volta che veniva, era contentissima, ci ha chiesto cosa stavamo organizzando, le abbiamo dato il programma e lei se ne è uscita quasi sorridendo ripetendo "E' aperto, è aperto, è aperto...".
Un amuleto di signora, parole magiche che hanno trovato orecchie e mani e alla fine è successo.
Scipione ha spalancato le palpebre, le due porte esterne chiuse dalla ruggine del tempo sono state aperte.
Uno spiraglio di sole esce da quella anteriore a illuminare la scritta in terra " Velenosi Ovunque" e il veleno un pò si addolcisce.
Sbircio da fuori nell'altra porta e vedo Scipione che si affaccia sopra a occhi di tubo.
E' un timido risveglio, la porta è semi aperta, si mescolano le visioni, i pezzi di fuori iniziano ad amalgamarsi con la pietra di dentro.
C'è verde ora all'Ammirato, è il giardino che passa tra i muri, lo spiazzale del palazzo dietro entra nella compostezza nobile della corte.
Rimescolio architettonico. Contaminazione di paesaggi interiori.
Sembra che cambi persino l'aria, lo Scipione ora respira.
E' uscito dal bozzolo, mescola l'odore di segatura con quello degli escrementi al sole, le voci dei Trasformati escono, rompono il silenzio irreale del pomeriggio estivo.
Bolle di sapone escono dalla testa dell'edificio a sfidare le serrande chiuse dei palazzi intorno.
Lieve fuoriuscita di anima soffiata nel cielo del quartiere. Strategia delicata di abitare.
Aprire le porte di casa, abbandonarsi al rischio di quello che può uscire e entrare, spalancarsi alla possibilità di abitare due mondi contemporaneamente.
E' un azione minima, ma che trasforma completamente lo scenario.
Ora lo Scipione fa aria da tutti i lati, è un conduttore di energia. Da fortino chiuso è diventato passaggio di correnti. Trasuda storie e desideri sopiti da ogni lato, è sotto gli occhi di tutti e tutti sono sopra i suoi occhi.
Che il circo abbia inizio.


Nessun commento: