La tavola di Mirodìa |
Mi sveglio con
un inno a Iside, la Scandalosa e la Magnifica. Profumo di menta per invocarla.
Nell'antico
Egitto si preparava un unguento: il kifi, a base di varie erbe tra cui la Menta
che riattivava corpo e funzioni intellettive, donando forza e lucidità. Pianta
mercuriale di quell'Hermes traghettatore, intermediario tra mondi, concilia il
passaggio tra sogno e veglia, buio e luce.
Sbadiglio
fuoriuscendo l'aria scaldata dalla notte, mi purifico con respiro e menta,
metto un piede giù dal letto e già sento il formicolio dei piedi che assaggiano
la terra e il sole che entra dagli occhi semi-aperti.
Sole di
rosmarino che illumina, scalda la memoria; sento il rumore del mare appoggiato
alla rugiada del mattino, paesaggio mediterraneo.
Sto al sole
come una lumaca, lunare e ermafrodita. Cerco l'essenza, come Pino odoroso.
Lacrime di
resina di Pino: sangue di Attis. Di lui bellissimo si invaghì Cibele, la Madre
degli dei. Cibele, dea frigia con forma di roccia, rappresentava arcaicamente
la totalità primordiale che racchiudeva
in sé le coppie di opposti, figura androgina. Attis promesso in sposo ad
un'altra generò le ire di Cibele, che impugnando il flauto sacro ai pastori di
Pan, scatenò la follia dei presenti. Attis si stracciò le vesti e afferrando un
pugnale si evirò. Di lui racconta Ovidio:
«e il pino dall'ispido capo e dalle
succinte chiome,
caro
alla madre degli dei, se è vero che il cibeleo Attis
per
lei si spogliò della sua figura d'uomo
indurendo
in quel tronco».
Torna,
evirandosi, Attis alla madre primordiale, ridiventa androgino in lei, si separa
dalla propria virilità per risorgere all'Uno, essenza.
Il
pino-albero, memore della storia antica che ne abita il tronco, produce sia
fiori maschili che femminili, unione suprema degli opposti.
Olio
essenziale di Pino allora perché la mente-corpo faccia un balzo, uno scatto
dell'anima verso una saggezza capace di rinfrescare la mente, portando alla
memoria un cuore ancestrale.
Mi risveglio dal sogno, fuori c'è aria
pulita, libera.
Essenze in effluvi ispirati e odorosi
che fluendo nel corpo mi risvegliano alla natura Madre.
Sono
lumaca, tronco, rugiada di mare, ninfa, terra.
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