Foto di Mirodìa |
C'è un tempo che sta a cavallo tra le stagioni, è il
matrimonio del sole e della luna: il solstizio d'estate, “mezzogiorno del cosmo
dove i due astri, uniti nelle nozze, spargono le loro energie nell'opulenza dei
frutti, tra il frinire delle cicale e il canto lunare dei grilli”.
A presiedere alla porta solstiziale un dio: Giano,
l'Iniziatore, il bifronte, colui che conduce da uno stato all'altro, divenuto
poi Giovanni tra i santi.
Notte di San Giovanni.
Festa di fuochi ed erbe che proteggono dal buio, dagli
spiriti maligni, dai serpenti velenosi.
In questo tempo sospeso tra la morte e la vita stanno tutte
e tre: lavanda, rosmarino e menta.
Lavanda di fili e chicchi per abbindolare le streghe,
lenirne il fuoco, addomesticargli il buio.
Menta - ninfa che abitava nel mondo sotterraneo di Ade, suo
amante. Smembrata da Persefone, Ade la trasformò in pianta profumata e
resistente. Menta che, da quel tempo senza tempo, si prende gioco della morte,
amandola, regina dell'immortalità, cresce e ricresce, anche se tagliata e
vituperata, antidoto ai mali del corpo e della mente-Menta.
Rosmarino, rugiada del mare, umidità notturna da cui rinasce
ogni giorno Aurora.
Rametti densi di energia, essenze-amuleto che consentono
all'anima di sostenere il passaggio dal buio alla luce.
Erbe tra i mondi, adatte a ottenere presagi dal futuro, erbe
che di notte sotto al cuscino conducono a sogni-visioni.
Signore della notte, quindi, affini a quelle streghe evocate
ad ogni solstizio. Sanno allontanarle proprio perché le posseggono.
In uno dei tanti sogni da magica notte sta anche la storia
di Erodiade-Salomè che grazie alla danza dei sette veli ottenne da Erode la
testa di Giovanni, per poi pentirsi e coprirlo di lacrime e baci. Dalla bocca
del santo uscì un vento furioso che la spinse nell'aria, costretta a vagare in
eterno, uccello femminile, immaginario dell'oscuro volante.
Streghe, come uccelli. Una Ghiandaia blu ad esempio, uccello
le cui piume sono considerate dai nativi americani un potente amuleto per
ottenere chiarezza in momenti di oscurità e tumulto.
Lavanda, Menta e Rosmarino a evocare streghe, filtri magici,
uccelli-totem.
Ho fatto un sogno di
sapone: un indiano con una piuma blu in testa e dietro di lui una scia sacrale
di lavanda, rosmarino, menta. Attraversava la notte umida e acquosa del
solstizio d'estate risvegliando il corpo al rituale del passaggio.
Venne giorno poi, mi
lavai con acqua e Sogno di Piuma, purificazione da quell'oscurità lunare scaldata
dal sole. Amplesso cosmico, essenziale alternarsi di tempesta e soffio.
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